Castelbuono, Palermo.
Ci ho messo dieci anni ma alla fine l’ho fatto. E comunque non basterà mai una fotografia o un collage del più bravo artista a restituire anche solo una briciola di quello che questo piccolo paese della Sicilia è in grado di farmi provare. Ogni pietra, ogni crepa, ogni riflesso su un muro custodisce le mie memorie più preziose e così sarà sempre. Non starò qui a dirvi cosa vedere e cosa no, molti di voi ci saranno stati per i gelati buoni o per Ypsigrock, io qui ho solo una radice molto grossa che parte da sotto le Madonie e arriva tra i miei capelli. Andateci per le rondini, per il profumo di pane, per le notti stellate, per provare a capire cosa vuol dire vivere ai piedi di una montagna che non è un vulcano ma ti può mangiare. E sta li a guardare, come le pietre, le crepe, la polvere dei miei ricordi.